Benvenuti nel Mousganistan: così il fotografo Mous Lamrabat ha intitolato, nel 2019, la sua prima mostra presso il Museo di Sint-Niklass, nelle Fiandre, esponendo scatti di un paese da lui inventato e sognato.
Un titolo, Mousganistan, che caratterizza ancora il suo lavoro ed esprime la sua visione del mondo: un insieme di fotografie dall’impatto visivo immediato, brillanti ed eleganti, spesso anche surreali, che evocano la fotografia di moda. I personaggi ideati dal fotografo incuriosiscono per l’ironia ma, soprattutto, per il fascino e il mistero che li contraddistinguono. Un progetto culturale che supera le divisioni, il razzismo e gli status. La fusione tra l’estetica occidentale e quella marocchina di Mous celebra la diversità di religione, genere, bellezza e origine culturale: attraverso le sue fotografie, invita tutti a intravedere un futuro in cui arte elevata e rappresentazione dignitosa possono coesistere senza compromessi.
Nato in Marocco, a Temsamane, nel 1983, a cinque anni raggiunge il padre in Belgio. Studia Architettura ma, ben presto, capisce che è la fotografia lo strumento ideale per esprimere il suo estro. Le primissime foto, pubblicate sui social network, riscuotono subito successo tanto da ottenere ben presto le prime commissioni nel campo della moda. Un mondo, questo, che l’artista evoca e critica allo stesso tempo. I loghi sui vestiti diventano sempre più grandi poichè ossessionati dalle marche, dall’essere alla moda; obiettivo di Lamrabat è sfruttare questo aspetto per catturare l’attenzione e far passare, così, i suoi messaggi. Difatti, le sue foto, non vogliono essere solo un riflesso della moda o del consumismo odierno, ma vogliono raccontare i bellissimi paesaggi del Marocco; il tutto, con colori lavorati quasi in modo impulsivo, con il fine di creare visioni irreali.
Mous Lamrabat
Benvenuti nel Mousganistan: così il fotografo Mous Lamrabat ha intitolato, nel 2019, la sua prima mostra presso il Museo di Sint-Niklass, nelle Fiandre, esponendo scatti di un paese da lui inventato e sognato.
Un titolo, Mousganistan, che caratterizza ancora il suo lavoro ed esprime la sua visione del mondo: un insieme di fotografie dall’impatto visivo immediato, brillanti ed eleganti, spesso anche surreali, che evocano la fotografia di moda. I personaggi ideati dal fotografo incuriosiscono per l’ironia ma, soprattutto, per il fascino e il mistero che li contraddistinguono. Un progetto culturale che supera le divisioni, il razzismo e gli status. La fusione tra l’estetica occidentale e quella marocchina di Mous celebra la diversità di religione, genere, bellezza e origine culturale: attraverso le sue fotografie, invita tutti a intravedere un futuro in cui arte elevata e rappresentazione dignitosa possono coesistere senza compromessi.
Nato in Marocco, a Temsamane, nel 1983, a cinque anni raggiunge il padre in Belgio. Studia Architettura ma, ben presto, capisce che è la fotografia lo strumento ideale per esprimere il suo estro. Le primissime foto, pubblicate sui social network, riscuotono subito successo tanto da ottenere ben presto le prime commissioni nel campo della moda. Un mondo, questo, che l’artista evoca e critica allo stesso tempo. I loghi sui vestiti diventano sempre più grandi poichè ossessionati dalle marche, dall’essere alla moda; obiettivo di Lamrabat è sfruttare questo aspetto per catturare l’attenzione e far passare, così, i suoi messaggi. Difatti, le sue foto, non vogliono essere solo un riflesso della moda o del consumismo odierno, ma vogliono raccontare i bellissimi paesaggi del Marocco; il tutto, con colori lavorati quasi in modo impulsivo, con il fine di creare visioni irreali.
Mous Lamrabat, nel suo lavoro, unisce zone diverse e contrapposte del mondo perché tutte insite nel suo animo: Occidente e Oriente in un solo scatto.